In una botte di ferro
Una piccola guida per proteggersi dalle frodi e stare al sicuro

I tuoi soldi in banca sono al sicuro, molto più che sotto al materasso. Infatti, i soldi che sono in banca sono molto più difficili da rubare dei contanti, perché per spendere i soldi del tuo conto corrente deve esserci sempre l’autorizzazione della banca (che ti chiede di inserire dei dati e dei codici personali). Le banche, infatti, hanno tanti sistemi di sicurezza per fare in modo che nessuno, a parte te, possa avere accesso al tuo conto e ai tuoi risparmi. Un gruppo di persone esperte lavorano costantemente per aggiornare tutti i sistemi di sicurezza e trovare metodi per poterti far fare tutte le operazioni, come fare acquisti online, controllare il tuo home banking e mandare un bonifico, nella più totale serenità e sicurezza.
Allo stesso tempo, però, è necessario che anche tu adotti qualche piccolo accorgimento per riconoscere ed evitare le frodi prima che avvengano. Proprio perché senza i tuoi dati e i tuoi codici è impossibile che qualcuno possa accedere al tuo conto, il truffatore deve per forza provare ad interagire con te, ma con poche accortezze puoi riconoscere un tentativo di frode ed evitarlo.
In questo articolo ti raccontiamo quali sono ad oggi le principali tecniche di frode e come, grazie alle misure di sicurezza della tua banca e a un pizzico di attenzione da parte tua, i tuoi risparmi possono davvero essere al sicuro.
Con la sicurezza della tua banca e la tua attenzione i tuoi risparmi possono davvero essere in una botte di ferro!
Conoscere il piano malvagio
Il primo passo per proteggersi al meglio è sapere qual è il piano dei truffatori e come agiscono di solito; conoscere le loro mosse aiuta molto a riconoscerli più facilmente.
Una delle frodi più frequenti inizia con un messaggio sul tuo cellulare, che ti dice che c’è qualcosa che non va con il tuo conto, la tua carta o che sei stato truffato. Ti facciamo qualche esempio:
- “È stato rilevato un addebito di €347,12. Per bloccarlo, clicca qui!”
- “La preghiamo di aggiornare i suoi dati per evitare la sospensione del conto. Segua il link”
- “Il tuo pacco è fermo in dogana, per sbloccarlo clicca qui”
Cliccando sul link che arriva con questo messaggio, si apre una pagina in cui ti viene chiesto di inserire le tue credenziali dell’home banking o i dati della tua carta.
È possibile anche che ti chiami una persona che finge di essere un dipendente della banca o del servizio di assistenza o di antifrode. È possibile che questa persona abbia già alcune informazioni su di te, ti chiami per nome e sappia dove hai il conto. Una volta conquistata la tua fiducia, ti chiede di installare un’app, di avvicinare la tua carta di pagamento al telefono e di comunicargli il PIN.
Se esegui tutte queste cose senza fermarti a riflettere, a questo punto il truffatore potrebbe avere tutto ciò che gli serve per sottrarre denaro dal tuo conto ed è qui che NON vogliamo arrivare (e dopo questo articolo, avrai tutti gli strumenti per difenderti).
Come riconoscere una frode in poche semplici mosse
Sappiamo che purtroppo non c’è un solo piano e un solo copione e proprio perché i sistemi di sicurezza vengono costantemente aggiornati, i truffatori cercano di ingegnarsi e trovare modi sempre nuovi per i loro piani. Per questo ti proponiamo qui una lista di cose che la tua banca non ti chiederà mai di fare, così se ti capita una di queste richieste ti si accenderà subito un piccolo segnale di allarme e saprai come starne alla larga. Puoi consultare questo elenco ogni volta che hai un dubbio.
Cose che la tua banca NON farà MAI:
- Contattarti per chiederti di scaricare un’app. Le app che possono servirti sono tutte segnalate sul sito della tua banca e sono quelle ufficiali. Se ti viene chiesto, via messaggio o al telefono, di scaricare un’altra app, puoi chiudere tranquillamente la telefonata, perché sai che non è la tua banca a chiedertelo.
- Chiederti di avvicinare la tua carta al telefono. La tua banca non ti chiederà mai di avvicinare al telefono la tua carta per nessun motivo; quindi, è facile capire anche in questo caso che non devi fidarti.
- Mandarti dei messaggi allarmanti e metterti fretta, urgenza, panico. Quando qualcuno ci fa temere di essere in pericolo o ci mette pressione, fretta, urgenza o anche semplicemente ci mette confusione, noi esseri umani reagiamo d’impulso, senza riflettere. Questo meccanismo è umano, è utile se siamo in una giungla e c’è un pericolo, ma la tua banca non lo userà mai per comunicare con te! Se ricevi un messaggio che ha chiaramente l’intento di metterti ansia, fretta o confusione, respira e ricordati che non sei nella giungla e quella non è la tua banca.
- Chiederti credenziali o dati personali, soprattutto il PIN! Un altro modo facile per stanare i truffatori è se ti chiedono al telefono dei dati come le credenziali del tuo home banking, il numero della tua carta e soprattutto il PIN, quella combinazione di cinque numeretti che ti servono per pagare con il POS o per prelevare e che devono essere al sicuro nella tua memoria. Non c’è nessun motivo per cui la banca ti debba chiedere il PIN, nessuno. Quindi anche in questo caso è facile riconoscere che non è la tua banca. A volte i truffatori non fingono di essere operatori della tua banca ma forze dell’ordine, anche in quel caso, non comunicare il PIN a nessuno, così non puoi sbagliare.
Cosa fare se hai un sospetto?
Se ti si accende una lampadina per una richiesta un po’ strana o un messaggio allarmante, ecco cosa fare!
La prima cosa è non allarmarsi, non c’è motivo. Ricorda che non sei nella giungla in fuga da un animale feroce e il tuo cervello funziona meglio nella tranquillità e nella calma. Se non fai nulla non c’è nessun pericolo che qualcuno possa accedere al tuo conto, su questo non ci piove.
Una cosa fondamentale da fare, se hai anche solo un dubbio sull’autenticità di una comunicazione ricevuta, è questa: non rispondere, non cliccare e soprattutto non fornire dati riservati e personali. Cerca tu il numero della tua filiale – quello ufficiale, che trovi sul sito della banca o che hai salvato – e chiamali direttamente: avrai così la certezza di parlare con la tua banca. Infatti è possibile che i truffatori siano stati talmente bravi da camuffare il proprio numero con quello della banca, ma se sei tu a chiamare non corri nessun rischio di parlare con la persona sbagliata. Parlare con chi ti conosce davvero, con le persone della tua filiale di fiducia, è sempre la scelta più sicura. Sono loro che possono aiutarti, chiarire ogni dubbio e confermare se si trattava o meno di una comunicazione autentica. E se la filiale è vicina, puoi anche passare di persona: racconta cosa è successo e non esitare a fare tutte le domande che ti servono.
La sicurezza passa anche da qui: dal rapporto diretto con chi ti conosce, ti ascolta e ti tutela ogni giorno.